Ho ascoltato ieri la prima puntata del nuovo podcast di Gordon Ryan su FloGrappling: l’ospite dell’episodio era il mitico Georges St-Pierre, una vera leggenda delle MMA e compagno di allenamento dello stesso Ryan, dato che GSP prepara parte dei suoi match insieme a John Danaher alla Renzo Gracie Academy di New York.
Vi invito a recuperare la puntata, che a mio parere è stata molto interessante anche dal punto di vista del BJJ.
Oggi vi racconto in sintesi la parte che più mi ha intrigato: le 3 fasi che secondo il canadese sono da seguire per preparare alla perfezione un match di un qualsiasi sport da combattimento. Queste 3 fasi sono la preparazione fisica, la preparazione tecnica e l’implementazione di una strategia.
La preparazione FISICA, come potete immaginare, è tutta la parte legata allo Strength & Conditiong: avere un cardio adeguato, esplosività, essere flessibili (GSP ha sottolineato tanto il potere della ginnastica artistica) e mangiare correttamente, per ottenere la più ottimale prestazione dal punto di vista atletico.
La seconda tappa è la preparazione TECNICA: creare un proprio “gioco” dopo aver sperimentato in allenamento quali tecniche funzionano perfettamente, quali sono da migliorare e quelle che sono da accantonare completamente. St-Pierre consiglia in particolare di adattare il proprio lato tecnico in base alle caratteristiche fisiche.
Le prime due fasi sono piuttosto scontate, ma secondo GSP potrebbero non essere sufficienti: sì, ci sono atleti che riescono a vincere puntando quasi tutto sulla fisicità e altri che sono talmente tecnici da poter contare sulle proprie abilità e non sulla prestanza atletica, ma ciò porta ad un evidente limite il lottatore.
La parte che fa la differenza è la STRATEGIA, cioè sapere esattamente cosa fare e quando farlo: GSP afferma di essere diventato un fighter super-tattico (fatto per cui è famoso oggi) proprio grazie a John Danaher. È fondamentale conoscere gli avversari, per essere pronti ad ogni evenienza e preparare quindi contrattacchi e difese efficaci, studiando i video degli avversari. È assolutamente necessario studiare i regolamenti: come affermato anche da Ryan nel podcast la strategia cambia a seconda del regolamento, non vedrete mai un atleta di altissimo livello utilizzare lo stesso identico gameplan in ogni rule-set.
Questo penso sia un aspetto da sottolineare dato che si vedono spesso anche nel Jiu Jitsu atleti che si presentano ad una gara senza sapere come funzionano i punti, i vantaggi o le penalità: purtroppo o per fortuna i match si vincono anche così, e perciò sapere le regole a menadito può fare la differenza tra una medaglia d’oro e una d’argento.
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